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LA CASETTA DELLO SCOIATTOLO GILLO

Progetto speciale di Animazione Teatrale per i bambini dai 18 mesi ai 4 anni.

C’era una volta un piccolo scoiattolo marrone chiamato Gillo. Lo scoiattolo viveva in un grande bosco e da qualche giorno era andato ad abitare nella sua nuova casetta dal tetto di tegole rosse ...
Che sorpresa quando soffiando sulle foglie intravediamo la colorata casetta col davanzale fiorito. Dopo aver suonato al campanello un paio di volte ecco che sbuca il timido animaletto che subito si mostra curioso e insieme un po’ timoroso...
ma dopo aver ricevuto un po’ di coccole dai bambini Gillo decide di avvicinarsi a noi e di farci conoscere la sua bellissima casa, luogo magico dove custodisce i suoi peluche preferiti ...
e così tutti insieme oltrepassiamo la grande porta e subito incontriamo ....

Il Progetto

"La casetta dello scoiattolo Gillo" è un progetto di animazione teatrale e pedagogica secondo le modalità dell’ "approccio Gioco Fiaba" (narrazione alla maniera degli antichi cantastorie e partecipazione attiva del pubblico) specificamente pensato per i bambini dai 18 mesi ai 4 anni.

Il progetto è articolato in un percorso di 7 incontri di 45 minuti l’uno circa condotti da due animatori per un pubblico ideale di circa 50 bambini. Gli incontri possono anche essere fruiti come singoli spettacoli.

Nel pensare e creare "La casetta dello scoiattolo Gillo" abbiamo integrato al nostro consueto modo di lavoro, sviluppato per i bambini dai 3 ai 5 anni, tutta una serie di accorgimenti nuovi pronti a rispondere alle peculiari esigenze dei bambini più piccoli.


Nel corso dei diversi incontri i bambini parteciperanno alla narrazione degli episodi di una lunga fiaba vivendo le avventure del piccolo scoiattolo Gillo preso ad esplorare e conoscere la sua nuova casa e gli ambienti della città...

La narrazione viene fatta servendosi di grandi cartelloni illustrati che raffigurano i momenti salienti di ciò che viene raccontato e che sono sfogliati a mano a mano che la storia procede come le pagine di un grande libro.

fiore

I personaggi sono realizzati con semplici sagome di cartone simili a scudi utilizzate dagli attori. Nel corso della narrazione e dei momenti teatrali i bambini sono stimolati a intervenire attivamente nella storia grazie a momenti di mimo e attività semplici basate sull’utilizzo dei diversi sensi (toccare, annusare, assaggiare) come sul gioco ("facciamo finta che").


Il momento di narrazione e teatro (circa 20 - 25 minuti) si conclude con una attività pratica legata al filo conduttore della vicenda e guidata dal personaggio della storia nella quale i bambini possono provare e giocare quanto hanno visto raccontare. Anche questi interventi sono incentrati sull’aspetto tattile e sensoriale.


La vicenda dello scoiattolo Gillo alla scoperta della sua nuova casa e della città in cui abita è organizzata secondo una trama estremamente semplice nella quale il filo conduttore è dato dall’esplorazione dei diversi ambienti.

In ogni episodio i bambini insieme a Gillo perlustrano e conoscono un ambiente della casa guardando, toccando, aprendo armadi e cassetti, giocando con gli oggetti trovati, incontrando curiosi personaggi.

Analogamente la città diventa luogo di piccole avventure e grandi scoperte.

La trama così organizzata risponde al naturale bisogno del bambino dell’età 1,5 - 4 anni di conoscere e sperimentare il mondo che lo circonda, offrendogli un percorso di gioco che ricalca appieno le sue esigenze più naturali.


Le tavole illustrate, semplici e molto colorate, sono costruite in maniera tattile, con semplici volumi e materiali diversi (tessuti, cotone, plastiche) che possono essere toccati a piacere. Le illustrazioni non sono piatte e statiche ma sono ricche di elementi che possono venire aperti, staccati, agiti dagli attori in diversi modi.

Anche la sagoma di Gillo, così come gli altri personaggi, sono tridimensionali e pensati per essere toccati (lo scoiattolo ha un morbido naso di velluto, lunghe ciglia, un gilè di tessuto).


La coppia di attori, Gillo e il secondo attore che svolge il ruolo di narratore e conduttore, ricalca le modalità di relazione e comportamento mamma - bambino nell’intento di proporre ai bambini del pubblico un modello di relazione a loro nota nel quale gli sia più facile identificarsi e rispecchiarsi senza provare paura.

Gillo, lo scoiattolo, è un cucciolo. Essendo un piccolo animale non parla ma comunica con gesti, espressioni facciali, versi e suoni onomatopeici che spesso solo il secondo attore è in grado di capire e spiegare ai bambini. Gillo all’inizio è timoroso, impaurito dai bambini che non conosce. Solo nel corso degli incontri i bambini e Gillo acquisteranno una reciproca fiducia iniziando a conoscersi.

La mamma, il secondo attore, è premurosa e attenta ai bisogni di Gillo.

Racconta, propone i giochi, lo tranquillizza ed è felice delle sue scoperte.

Luna possiede poi una grande borsa (la borsa della mamma) dalla quale estrae quanto Gillo le domanda: gli strani occhiali da sole trovati nell’armadio, il cappellino per il sole e l’ombrellino per la pioggia, lo specchio da usare in bagno, la mucca peluche e la piccola coperta senza le quali Gillo non vuole andare a dormire.


Nel costruire la storia così come nel raccontarla si è dato molto peso all’aspetto della ripetizione, dei comportamenti rituali e reiterati, al proporre ai bambini sequenze di azioni (script) a essi note perché tratte dalla loro vita quotidiana, nelle quale possano riconoscersi e provarne sicurezza.

La storia inizia seguendo un piccolo rito sempre uguale, il vento arriva sul bosco spostando le foglie e mostrandoci la casetta di Gillo, e con un piccolo rito si conclude, Gillo stanco chiede il suo peluche e la sua coperta, dà la buonanotte e va a dormire.

La vicenda è strutturata secondo passaggi ripetuti (si entra in casa, Gillo ci conduce a un nuovo ambiente, si apre la porta della stanza, ecc) e le situazioni proposte ripercorrono situazioni note, i piccoli riti dei diversi ambienti (giocare in cameretta, lavarsi in bagno, fare la torta in cucina, prendere da bere dal frigo).

Nelle esperienze in cui abbiamo proposto “La casetta dello scoiattolo Gillo” abbiamo notato che questo tipo di organizzazione della storia rendeva molto felici i bambini che potevano prevedere cosa sarebbe successo essendone rassicurati, fare loro le situazioni della storia, alcuni addirittura trasportandole nei loro giochi.

Questo tipo di organizzazione, che sfrutta le conoscenze di sfondo del bambino, si è poi dimostrato molto efficace per proporre situazioni e stimoli nuovi capaci di arricchire ed ampliare queste conoscenze.


Gli interventi proposti alla fine di ogni spettacolo non sono separati dallo spettacolo stesso ma ne sono il proseguimento.

L’intervento nasce sempre da qualche oggetto trovato nell’attività di esplorazione della casa e ricalca le tematiche dell’incontro appena vissuto.

L’intervento è proposto da Gillo e organizzato e gestito dal secondo animatore. Le attività sono sempre stimoli liberi che possono essere vissuti dai bambini con i loro tempi e modi proseguendole o interrompendole a loro piacimento. Nel corso delle attività Gillo comunica di avere sonno e se ne va a dormire. L’incontro così si conclude e il gioco rimane libera esperienza dei bambini.

Gli interventi che proponiamo sono esperienze semplici, incentrate sui sensi, facilmente ripetibili, che assumono valore proprio dal contesto della fiaba che le ha legittimate e rese magiche.


spettacolo

"La casetta dello scoiattolo Gillo" è stato presentato per la prima volta nell’Estate 1995 presso il servizio "Il Trovamici" del Comune di Bergamo coordinato dal Dott. Fornasa e nell’Estate 1996 presso il medesimo servizio coordinato dalla Dott.ssa Carminati della redazione di "Bambini".

Il progetto si articola in 7 spettacoli di Animazione Teatrale condotti da due attori fruibili anche come evento singolo.

Gli spettacoli di Gillo possono essere replicati presso strutture scolastiche, biblioteche (“nati per leggere”), ludoteche e spazi diversi.

Questo progetto si propone come esperienza teatrale a misura di bambino , arricchimento educativo, culturale ed artistico dei servizi offerti ai bambini più piccoli.

Le avventire del piccolo scoiattolo possono anche essere seguite dall’utenza libera nell’ambito della rassegna "TNT piccolissimi!" la domenica mattina al teatrino del parco ex Trotter di Milano

Clicca sulla pagina di giornale per vedere anche l'articolo de "IL CORRIERE DELLA SERA"

articolo

Ecco i titoli dello scoiattolo Gillo:

  • la cucina
  • il frigor
  • il bagno
  • il giardino
  • l’armadio
  • sul tram
  • dal dottore
  • al mare
  • la musica - spettacolo speciale creato con il Festival MITO

Questo progetto si propone come esperienza teatrale a misura di bambino , arricchimento educativo, culturale ed artistico dei servizi offerti ai bambini più piccoli.